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Fascicolo Sanitario Elettronico: la rivoluzione digitale della sanità italiana entro il 2026

Butti: “Un sistema più semplice e accessibile per tutti i cittadini”. Il Lazio guida l’innovazione regionale.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) si appresta a diventare il fulcro della sanità digitale in Italia. Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, ha recentemente ribadito l’impegno del Governo nel rendere il FSE uno strumento efficace e accessibile a tutti i cittadini.

Investimenti e obiettivi ambiziosi

Con un finanziamento di 1,3 miliardi di euro previsto dal PNRR, il FSE 2.0 mira a semplificare l’accesso ai servizi sanitari, ridurre le disparità territoriali e migliorare la qualità dell’assistenza. Entro dicembre 2024, i cittadini potranno utilizzare il Fascicolo per pagare i ticket sanitari, prenotare visite ed esami, scegliere o revocare il medico di base e consultare referti e immagini diagnostiche.

L’obiettivo del Governo è che entro il 2025 l’85% dei medici di medicina generale alimenti regolarmente il FSE, con tutte le Regioni pienamente interoperabili e allineate su un unico standard nazionale entro metà 2026. Tuttavia, permangono differenze significative nell’adozione del FSE tra le diverse aree del Paese.

Il Lazio in prima linea nella digitalizzazione sanitaria

Nel contesto nazionale, il Lazio si distingue come una delle regioni più avanzate nella digitalizzazione sanitaria. Secondo la Fondazione Gimbe, il Lazio è la prima Regione italiana per completezza e servizi offerti dal Fascicolo Sanitario Elettronico. Il presidente Francesco Rocca ha espresso grande soddisfazione per questo risultato, sottolineando l’importanza di percepire il FSE come una sorta di carta d’identità sanitaria. 

Nonostante questi progressi, l’utilizzo effettivo del FSE nella regione resta disomogeneo. Mentre alcune ASL e ospedali lo adottano sistematicamente, persistono criticità legate alla formazione del personale e all’integrazione completa dei dati. Inoltre, molti cittadini non sono ancora pienamente consapevoli delle potenzialità del FSE, evidenziando la necessità di una comunicazione più efficace.

Iniziative per colmare il divario digitale

Per affrontare queste sfide, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha lanciato iniziative come il contest “Formazione e Comunicazione Innovativa”. Questi progetti mirano a potenziare le competenze digitali degli operatori sanitari e a sensibilizzare i cittadini sull’importanza e l’utilità del Fascicolo Sanitario Elettronico.

La trasformazione in atto promette di rivoluzionare il rapporto tra cittadini e sanità pubblica, rendendolo più diretto, trasparente ed efficiente.

Federica Nobilio

 

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