Vertice straordinario su Ucraina e sicurezza europea
Accordo sul piano “ReArm”, ma divisioni su Kiev
I leader dell’UE hanno approvato un ambizioso piano da 800 miliardi di euro per il riarmo e la sicurezza comune, confermando l’impegno per una difesa europea più autonoma. Tuttavia, l’unità sul sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina è mancata: 26 Paesi favorevoli, ma Orban si è sfilato, trasformando il documento in una dichiarazione unilaterale del presidente del Consiglio europeo, António Costa.
Zelensky a Bruxelles: “Non siamo soli”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accompagnato da Ursula von der Leyen e António Costa, ha ringraziato l’UE per il nuovo programma di sicurezza, sottolineando il bisogno di sostegno continuo nella guerra contro la Russia.
Il piano “ReArm”: fondi per la difesa e investimenti congiunti
Proposto da Ursula von der Leyen, il piano si basa su cinque punti chiaveprevede le deroghe al Patto di stabilità per le spese nel settore della difesa, la creazione di uno strumento Ue per prestiti agli Stati membri per acquisti congiunti dal valore di 150 miliardi di euro, la possibilità di ridestinare parte dei fondi di coesione alle spese militari, la mobilitazione di capitali privati e l’ampliamento del ruolo della Banca europea per gli investimenti.
Meloni propone di conteggiare gli investimenti come contributi NATO
Al summit, Giorgia Meloni ha avanzato l’idea di contabilizzare gli investimenti del piano come contributi NATO, rafforzando sia l’autonomia europea che la cooperazione con l’Alleanza Atlantica.
UE tra difesa comune e tensioni internazionali
Dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, l’UE ha progressivamente aumentato il supporto militare a Kiev. Ora, in un contesto globale sempre più instabile, Bruxelles cerca di consolidare la propria capacità di deterrenza, mentre cresce l’incertezza sui rapporti con gli Stati Uniti, specie dopo il recente incontro tra Trump e Zelensky.
Veronica Passaretti